mercoledì 25 luglio 2012

God save the queen

Ma è lei la base di tutto, la regina madre della rappresentazione archittettonica, la first lady del disegno tecnico: è la pianta.

E no, non stiamo parlando di organismi vegetali. Questa pianta non si annaffia, non si annusa e, di solito, non si mette sul balcone o sul pianerottolo.
La signorina in questione, piuttosto, è la capricciosa protagonista dei disegni dell'architetto.

Spesso ricca di particolari, è l'elemento base del progetto architettonico, racchiude in sé miriadi di informazioni, ha diversi livelli di lettura e di definizione.
E, diciamocelo, è il nemico principale del neofita.

Se siete tra quelli che le piante non le capiscono, questo non è il momento di arrossire. Fate un bel respiro, liberate la mente dai cattivi pensieri e state ad ascoltare.
Immaginate di togliere il tetto alla vostra casa. E di volarci sopra. E di guardarla da molto in alto.
Sì, sì, come Peter Pan, come Spiderman, come un cocainomane.
Quello che vedete adesso non è solo il risultato dei funghi allucinogeni che vi hanno propinato, ma qualcosa di molto simile all'elaborato che l'architetto vi presenterà.

fonte: http://www.nahb.org/generic.aspx?sectionID=935&genericContentID=179286

E se sapere questo non vi aiuta nella comprensione, ecco qualche consiglio veloce veloce:
  1. Chiedete al vostro tecnico una pianta arredata. Vedere la disposizione degli elementi d'arredo vi aiuterà a comprendere lo spazio e la divisione degli ambienti.
  2. Chiedete anche una pianta quotata (ossia con l'indicazione delle misure). Con calma potrete rendervi conto delle dimensioni dei vari ambienti e confrontarle con gli spazi che vivete già per comprenderne l'effettiva capienza e la rispondenza alle vostre esigenze.
  3. Allenate la vostra percezione della misura. Misurate il mondo che vi circonda e allenate il vostro occhio a riconoscere le misure senza bisogno di altri strumenti. Alla vista degli elaborati la sensazione è sempre che la casa sia troppo piccola, ma una mente ben allenata alle misure saprà riconoscere gli spazi.
  4. Se nonostante tutto non avete ancora ben capito quale sarà la divisione interna degli spazi della vostra casa, chiedete che venga segnata direttamente sul posto. L'architetto farà un sopralluogo e "disegnerà" gli spazi o le sagome direttamente in cantiere con l'ausilio di semplici strumenti. Potrete così avere un'idea abbastanza chiara ed immediata, camminare dentro lo spazio e non perdere troppo tempo ad immaginarvelo.
  5. Se dopo tutto questo non avete ancora un'idea chiara, beh, mi sa che siete una maledetta bionda. Per questo non c'è rimedio.

p.s. Non me ne abbiano le bionde, alle quali pure io sono appartenuta nei primi anni della mia vita (solo che poi mi sono redenta, altrimenti col cavolo che diventavo un architetto!). Questo è un blog pieno di luoghi comuni e chi s'offende è perduto.



4 commenti:

  1. grazie Angela! non mi sono dimenticata ..tra qualche giorno vado in pausa lavoro ... e non ho in giro le mie nipotine che vanno al mare! e in tutta tranquillità ti rispondo!! A presto!!

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  2. Una volta, tanti anni fà (diciamo pure 4) ero un'architetto. Grazie, tu e l'amica pianta mi avete fatto dimenticare per un'attimo pupi e vita architecture-free...che voglia di total black e di occhiali con montatura nera...
    Mi piaci, ci rileggiamo presto!
    Ellen
    di Alice&Ellen http://paneamoreceliachia.blogspot.com

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    Risposte
    1. Grazie mille per la visita!
      secondo me sei ancora architetto-inside, ed è quello che conta!
      A presto!

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