venerdì 13 luglio 2012

Personal hero


Spiegare lo spazio è cosa difficile. 
E' una pratica che si affina col tempo e con l'esperienza, ma bisogna avere pure una certa attitudine, essere visionari inside.

Per l'architetto, spiegare lo spazio che ha pensato per voi è l'impresa più difficile: deve essere chiaro, sintetico ma non troppo, interessante e coinvolgente. 
Deve farsi comprendere, deve uscire allo scoperto, deve smettere di essere un mistero. 

Per l'architetto, spiegare il proprio progetto è come spogliarsi prima di... sì insomma ci siamo capiti.
C'è chi lo fa ostentando ogni singolo passaggio, chi lo fa con metodica precisione, chi piega i pantaloni e chi fa volare i calzini... 
Insomma spiegare il progetto è la messa a nudo di sè stessi dopo estenuanti giorni di corteggiamenti, in cui l'architetto pensa al cliente, lo studia, lo"impara", proprio come quando ci si prova di brutto col vicino di casa.

 Spiegare il progetto è complesso, sì, ma capirlo è a volte ancora più difficile.
Fortunatamente, ormai, l'architettura ha diversi sistemi a sua disposizione, e l'esposizione di un progetto si avvale di miriadi di strumenti che ne aiutano la percezione.
Modelli tridimensionali, simulazioni fotorealistiche, rendering, video sono di grandissimo aiuto per l'esposizione di un progetto, ma le basi del disegno architettonico restano sempre le stesse: piante, prospetti e sezioni. 
Gli elaborati grafici essenziali.
Le fondamenta del disegno geometrico. 
La trinità della rappresentazione.


fonte: http://pinterest.com/pin/165929567490426270/

Qualcuno ha paura di questi elaborati come del lupo mannaro.
Qualcuno, semplicemente, non li comprende.
Immagino abbia a che fare con la dominanza di certi emisferi cerebrali se qualcuno riesce a capire i disegni architettonici e qualcuno, invece, completamente no.

Vedo clienti con gli occhi strabuzzati che cercano di capire i disegni e non ci riescono.
E con nonchalance si attaccano alle parole (sempre sante, per carità) dell'architetto.

Dire all'architetto che non si sono capiti i disegni può essere imbarazzante come parlare al proprio medico dei problemi di stipsi, lo capisco.
Parlarne è un lavoro sporco, ma qualcuno dovrà pur farlo. E quel qualcuno siete voi.
Non abbiate timore.
Abbiate il coraggio di dire cosa non avete capito: non siete sotto esami e soprattutto non siete tenuti a sapere come si legge una pianta.
Fatevi spiegare tutto ciò che vi sfugge. Chiedete che vi si dedichi tutto il tempo di cui avete bisogno, esigete calma e dedizione.
Fatevi coccolare dal vostro architetto, insomma.


Lui ha quell'aria svampita e distaccata, ma vi assicuro che, in fondo, non vede l'ora di diventare il vostro personal hero... 
Dategliene la possibilità!


1 commento:

  1. In effetti spesso gli architetti danno per scontato che i propri clienti siano in grado di leggere una pianta... Invece è raro che sia così...

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