Di solito è un trentenne. Ha l'aria da fighetto (o forse lo è), porta capi griffati e posteggia il suo SUV in modo baldanzoso a meno di un metro dall'ingresso dello studio. Compra le riviste di arredo in sconto e vuole che la sua casa abbia l'aspetto di quella del "Grande fratello". E' il cliente "moderno".
Proprio così, lo dice a chiare lettere, a scanso di equivoci, prima di qualsiasi altra cosa.
"Voglio una casa moderna".
Lungi da me, adesso, fare una lezione sul significato della parola moderno e tanto più in architettura, prendo spunto per chiarire un paio di cosette veloci veloci.
Punto primo: Lo stile che, comunemente, viene chiamato moderno (quello, per intenderci, che indica i manufatti più recenti, soprattutto in tema di arredamento), dovrebbe essere piuttosto definito contemporaneo.
Moderno ha un'accezione molto più profonda... indica qualcosa che precede in qualche modo i tempi nei quali si colloca. Ha un carattere di esclusività, che poco ha a che fare con i reality show.

Provate ad entrare in una facoltà di architettura... la prima cosa che vedrete è un altare dedicato al movimento moderno al quale, ogni santo giorno, ciascun allievo architetto porterà i suoi fiori più profumati, anche se dovessero costare una notte insonne e miriadi di caffè che non copriranno mai quelle terribili occhiaie.
Punto terzo (the last but not the least): L'architetto è il fighetto per eccellenza. Non ama che qualcun altro gli usurpi il trono. Vuol essere la primadonna dello show e la ciliegina sulla torta. Evitate di indossare quel favoloso foulard di Hermès quando andate a trovarlo. Potrebbe prenderla in modo molto serio e trasformare piuttosto la vostra casa nella capannina dell'Isola dei famosi...
adorabile!
RispondiElimina