mercoledì 8 agosto 2012

L'architettura è femmina: Alessandra e l'arte dei dettagli

Finalmente è arrivato il suo momento. Lei è Alessandra e vive in provincia di Como. Ama tutto ciò che sa di poesia: l’Arte, la Natura, gli Animali, i sorrisi dei bambini, le foto vintage e la torta di mele. Adora il rosso e poi a seguire l’arancione, il color lavanda, il tortora...
Ha un blog che ha appena compiuto un anno di vita e che è un contenitore per il suo lavoro e per il suo mondo.
Ha risposto alle nostre domande in un'afosa giornata di questa torrida estate, e fosse solo per questo è già la nostra beniamina.

Di cosa ti occupi lavorativamente parlando?
Mi sono occupata per molto tempo soprattutto di Interior Design e da poco la svolta: aprire uno studio tutto mio e poter ampliare il campo d'azione!
Qual è la tua giornata tipo?
Mi sveglio molto presto tra le 5 e le 6.30, la mia sveglia si chiama Kiko (il mio gatto) e così  inizia la mia giornata! La prima cosa che faccio dopo aver pensato a lui, è la colazione d’estate sul balcone adoro il silenzio l’aria frizzantina e il canto degli uccellini) poi accendo il pc, verso le 8.30/9.00 iniziano le telefonate, visite in cantiere … Non c’è un giorno uguale all’altro, ultimamente vedo soprattutto bagni e zona giorno da rifare ex-novo. Nel pomeriggio solitamente più tranquillo riesco a dedicarmi alle idee, progetti e disegni! So quando inizia la giornata ma non sempre so quando finisce: i committenti per loro comodità preferiscono venire a parlare dalle 18.00 in poi e a volte anche dopocena!
Perché hai studiato architettura?  
Fin da piccola disegnavo in particolare case con giardino, giocavo in cortile con i miei amici e con gli scatoloni creavo un mini villaggio o fingevo fosse il piano di un condominio e ognuno aveva la sua casetta. Mi piaceva l’idea di lasciare qualcosa di visibile! Mio padre mi indirizzò verso il liceo dicendomi: perché la cultura non te la toglierà nessuno e ti servirà sempre, poi potrai fare quello che vuoi. Decisi di frequentare il Liceo Artistico (più affine alle mie ambizioni), l’idea di diventare architetto maturò subito! (del resto sono cresciuta nella convinzione che mio nonno materno, capo cantiere, aveva costruito la Torre di Pisa, ahahah). Mi piaceva pensare di lasciare qualcosa di mio che fosse visibile agli altri e soprattutto utile, soddisfare il bisogno di una casa che fosse anche un nido in cui rifugiarsi ma anche un luogo dove accogliere … terminato il Liceo però decisi per un piccolo cambiamento di rotta e mi iscrissi ad un corso triennale per Interior Designer. Frequentando questo corso mi accorsi che per quanto mi piacesse mancava qualcosa, così al termine dei tre anni con il mio diplomino cercai lavoro trovandolo subito in un negozio d’arredo e nel frattempo decisi di iscrivermi alla Facoltà di Architettura! Tornai al mio vecchio amore!  
MAR maritime youth house
Alessandra ha scelto questa immagine perché rappresenta "un'architettura dove ogni parte è fruibile [...] dove le parti assumono valore nell'intero e viceversa. Dove l'interno si ricongiunge all'esterno in un movimento fluido"



Quello che fai adesso rispecchia le tue aspettative?
Vorrei di più quindi non sono soddisfatta del tutto! Ma ci sono ancora parecchi anni tra me e la pensione … sono fiduciosa, intanto mi godo questo primo traguardo: il nuovo studio che sto sistemando e che spero di inaugurare il prossimo mese!
Ci sono sempre più donne che popolano le facoltà di architettura. Come pensi che sia cambiato l’ambiente architettonico nei confronti delle donne?
Le donne sono in aumento un po’ in tutti i settori ma non credo che nei nostri confronti sia poi cambiato molto.
L’approccio al progetto è differente per gli uomini e per le donne? Se sì, quali sono le differenze secondo te?
Credo che noi donne siamo più pratiche, non pensiamo solo allo stile, al disegno… entriamo di più nel particolare…nel dettaglio.
Il cantiere è risaputamente un ambiente maschile. Le donne vengono prese seriamente in questo ambiente? Trovi differenze con i tuoi colleghi uomini?
Si purtroppo a volte ho notato delle differenze , a me è capitato non solo perché donna ma anche perché, per mia fortuna o sfortuna, dimostro circa 10 anni di meno …e chi non mi conosce può mostrarsi reticente della serie chenevuolesaperequestaragazzina… per fortuna non tutti in cantiere sono maleducati o strafottenti! [...]
Quali sono i consigli principali che ti sentiresti di dare ad un possibile nuovo cliente?
Raccontami i tuoi gusti, le tue abitudini, quali sono le tue esigenze e poi fidati di me!



4 commenti:

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